Perché regaliamo un fiore a San Valentino ed altre curiosità sul giorno degli innamorati

San Valentino da Terni era un patrizio romano convertitosi al cristianesimo e divenuto vescovo a soli 21 anni nel 197DC. Le fonti ricordano che questo Santo fu giustiziato sotto l'imperatore Aureliano il 14 febbraio dell'anno 273, quando aveva 97 anni, in un periodo in cui le persecuzioni contro i cristiani erano violente e comuni nell'impero romano. Il motivo della condanna si riconduce al fatto di aver celebrato il matrimonio di Serapia, una giovane cristiana e Sabino, un centurione di una legione romana. La famiglia di Serapia era contraria alle nozze, ma alla fine il forte legame tra i due sciolse ogni resistenza. Poco dopo si scoprì che la giovane Serapia era gravemente malata. Il centurione Sabino, chiese a Valentino, di celebrare il matrimonio in fretta e chiese anche di rendere indissolubile il legame tra lui e l'amata Serapia. Valentino lo battezzò, celebrò le nozze e durante la benezizione nuziale Serapia e Sabino morirono insieme.

San Valentino è conosciuto nella cultura popolare per questo episodio e per i numerosi miracoli che gli vengono attribuiti, come aver ridonato la vista alla figlia del suo carceriere, ma un altro racconto lega insieme l'amore e i fiori. Si narra infatti che un giorno, passeggiando, Valentino vide una giovane coppia litigare. Prese una rosa e la porse alla coppia chiedendo ai due di tenerla insieme stretta nelle loro mani. La giovane coppia seguì le indicazioni di Valentino e subito tornò la pace tra i due. Oggi si regalano i fiori nella festa che ricorda San Valentino perché accompagnano una dichiarazione di amore e perché sono il simbolo di come l'amore vince le difficoltà della vita.

L'associazione della ricorrenza del martirio di San Valentino con la festa dell'amore e degli innamoratri si deve a Papa Gelasio I. Il giorno 15 febbraio infatti, si festeggiavano i Lupercalia, una festività pagana della fertilità in onore al Fauno Luperco. Durante i riti collegati ai Lupercalia uomini e donne tenevano condotte pubbliche non in linea con i valori della religione cristiana. Papa Gelasio I riuscì a sostituire ai vecchi riti pagani, anticipandoli di un giorno, la festività di San Valentino, attribuendo di fatto al Santo il ruolo di protettore degli innmorati.

Nella nostra area geografica, il Friuli Venezia-Giulia, San Valentino è il patrono di Chiasiellis di Mortegliano (Udine) ed è festeggiato a Zoppola (Pordenone) con il rito della consegna di una candela che si accende per proteggere da tempeste e grandine case e colture.

Ora che conosci perché festeggiamo San Valentino, non dimenticare di stringere una rosa tra le mani della tua amata!